Il tribunale penale dell’Uruguay ha confermato l’estradizione di Rocco Morabito. Il boss della ‘ndrangheta è stato arrestato dopo 23 anni di latitanza.
MONTEVIDEO (URUGUAY) – Rocco Morabito, il boss della ‘ndrangheta arrestato nel settembre 2017 in un hotel della capitale del Paese sudamericano, potrebbe essere rimpatriato a breve per scontare una condanna a 30 anni di reclusione.
Sì all’estradizione
Come riporta l’ansa, un tribunale penale di Appello dell’Uruguay ha confermato l’estradizione in Italia di Rocco Morabito. Il 52enne nativo di Africo (Reggio Calabria) è agli arresti dal 2017 in attesa di un processo per falsificazione di documenti. Ora le autorità di Montevideo hanno espresso parere favorevole all’estradizione in Italia, dove l’ex super-latitante deve scontare una lunga pena per associazione mafiosa e traffico di droga. I legali di Morabito presenteranno un estremo appello alla Corte Suprema.
La cattura
Il 4 settembre 2017, dopo 23 anni di latitanza, la polizia uruguaiana, in collaborazione con un esperto della Sicurezza del Dipartimento di Pubblica Sicurezza di Buenos Aires, ha fermato Rocco Morabito in un albergo della capitale. Incrociando la banca dati dell’Interpol, si è riscontrato che il soggetto era sotto un mandato d’arresto internazionale emesso dalla Procura di Reggio Calabria.
La lunga carriera criminale
Rocco Morabito, detto ‘u tamunga, appartiene a una delle ‘ndrine più potenti della Locride. Negli anni ’90 è attivo in Lombardia, dove controlla alcuni dei maggiori traffici internazionali di stupefacenti. Nel 1994 la condanna in contumacia a 30 anni. Dal 2001 la sua latitanza continua in Sud America, tra Montevideo e Punta del Este. Fino all’arresto nel 2017.